Oltre il “Metodo” di studio

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Un metodo di studio è un insieme di strategie, di modi, che si applicano in tutte le fasi del proprio studio individuale.

Quando uno studente studia, compie essenzialmente le seguenti operazioni:

  1. Legge il testo, individua e sottolinea le informazioni che pensa siano più importanti;
  2. Cerca di comprendere e memorizzare, queste informazioni;
  3. Utilizza delle strategie per richiamare al momento opportuno (ad es., per sostenere una verifica) alla mente, le informazioni memorizzate.

A una prima considerazione sembrerebbero abilità molto semplici, allora una domanda spontanea potrebbe essere: “perché alcuni studenti ottengono buoni risultati scolastici e altri no?”. Le ragioni sono molteplici e nel corso di questa lettura vedremo le più rilevanti.

Rispetto al metodo di studio, nel mio lavoro, in studio o nelle scuole, mi capita spesso di riscontrare le seguenti differenze tra studenti che ottengono prestazioni buone e studenti che ottengono prestazioni insufficienti:

 

Caratteristiche degli studenti con prestazioni non adeguate

Gli studenti che a scuola non ottengono buone prestazioni, in genere, hanno difficoltà a individuare le informazioni importanti nel testo (tendono a sottolineare troppo o troppo poco). Tendono a memorizzare gli argomenti oggetto di studio, utilizzano dunque strategie di studio poco efficaci (ad es., leggere più volte quanto sottolineato, cercando di imparare a memoria), con la conseguenza che le informazioni nuove non entreranno a far parte del bagaglio di conoscenze dell’alunno e saranno dimenticate in breve tempo.

Essi tendono a essere poco flessibili nello studio, ovvero applicano le stesse strategie di studio a differenti materie scolastiche. Generalmente, non sanno organizzare adeguatamente la propria attività di studio (ad es., studiano all’ultimo momento, quando è prevista una verifica in classe) e, di solito, applicano comportamenti che non favoriscono il successo scolastico (ad es., non prendono appunti durante la spiegazione in classe, stanno poco attenti, ecc.).

 

Caratteristiche degli studenti con prestazioni adeguate

Per contro, gli studenti competenti utilizzano specifiche strategie per individuare le informazioni importanti quando studiano. Tendono a comprendere quanto letto e cercano di trasformare il contenuto di un testo, in un’argomentazione chiara e semplice. In altre parole, per questi alunni, studiare equivale a integrare le nuove informazioni con quelle già possedute; a modificare eventuali conoscenze errate; ad arricchire realmente le proprie conoscenze.

 

Capire, comprendere, questa è l’essenza della parola “studiare”

Gli studenti che apprendono in questo modo, generalmente imparano senza la necessità di memorizzare (cioè di leggere, più e più volte il testo) e le conoscenze apprese diventeranno parte di essi; per tale ragione le ricorderanno a lungo.

Verificano di avere appreso gli argomenti studiati, attraverso l’esposizione orale, la scrittura di riassunti o schemi oppure simulando la successiva verifica in classe (ad es., formulando e rispondendo alle possibili domande che l’insegnante potrebbe porre nella verifica).

Gli studenti competenti sanno organizzare la propria attività di studio e, generalmente, non rimangono indietro nello studio (non accumulano materiale da studiare). Inoltre, conoscono e attuano comportamenti che favoriscono l’apprendimento (ad es., prendere appunti in classe, stare attenti, chiedere chiarimenti quando non hanno capito bene, ecc.).

 

Andare oltre il metodo di studio

Ovviamente, conoscere e utilizzare un adeguato metodo di studio favorisce l’apprendimento, ma anche altri fattori possono influenzare i risultati scolastici degli studenti.

  • La motivazione è uno dei più importanti. Uno studente può, infatti sapere come si studia, riuscire ad organizzare la propria attività di studio, ma “semplicemente” non avere voglia di studiare; una probabile conseguenza sarà un andamento scolastico “altalenante”.
  • Sapere interagire e stabilire adeguate relazioni con gli altri (compagni e insegnanti), è un’altra variabile che può favorire o meno l’inserimento e il benessere dell’alunno in classe e che può avere conseguenze sull’apprendimento.
  • Anche il benessere personale dello studente può influenzare i risultati scolastici. Periodi di difficoltà personali, familiari o determinati momenti dello sviluppo (ad es., l’instabilità esperita, in genere, in età adolescenziale), possono avere ripercussioni sull’apprendimento scolastico.

Se, pertanto, conoscere e sapere utilizzare un adeguato metodo di studio, indubbiamente aiuta lo studente ad apprendere in maniera efficace ed efficiente, è altrettanto importante sapere riconoscere eventuali difficoltà nelle sue capacità organizzative e nella sua motivazione ad apprendere gli argomenti delle discipline insegnate a scuola. Ancora più importante risulta la capacità, da parte dei genitori e degli insegnanti, di riconoscere quei segnali di sofferenza individuale e di tenere in alta considerazione le peculiarità delle età dei propri figli e studenti. Se, infatti, individuare “inadeguatezze” a livello di metodo, organizzazione e motivazione, è relativamente semplice e facilmente collegabile a eventuali risultati scolastici insufficienti (permettendo di attuare opportuni interventi) , “accorgersi” della presenza di difficoltà riferibili alla sfera affettiva o tipiche di una età evolutiva e rendersi conto di quanto possano influenzare l’apprendimento, potrebbe non esserlo altrettanto.