Diventare genitori: compiti di sviluppo

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Dalla coppia alla famiglia

La nascita del primo figlio trasforma la coppia in una famiglia, è un cambiamento che riguarda non soltanto i neo genitori, ma l’intero sistema familiare. È l’evento critico attraverso cui la diade coniugale forma una triade familiare, in cui si assumono i ruoli e le funzioni genitoriali. La nascita del figlio arricchisce la percezione di sé: nel rapporto con il proprio bambino si rivive la propria infanzia e ci si confronta con i valori e gli scopi che fino ad allora hanno regolato la vita del singolo e della coppia. Cambia il proprio ruolo e i rapporti tra le generazioni, in quanto i neo genitori devono adesso essere accettati e considerati in un ruolo diverso da quello di figli.

La nascita di un figlio cambia anche l’organizzazione della vita familiare: si rende necessario modificare la gestione del tempo, dei compiti, aumenta la fatica e l’impegno, anche dal punto di vista economico. La nascita di altri figli produce ulteriori cambiamenti nella struttura e nelle relazioni familiari. Diventa necessario gestire la relazione tra fratelli e facilitare la creazione di un sottosistema di fratelli, stimolando la collaborazione fra loro.

 

Diventare genitori: compiti di sviluppo – ridefinire la relazione coniugale

La nascita di un figlio produce effetti importanti sulla relazione coniugale. I neo genitori possono accrescere il senso di competenza e di fiducia reciproci, con un conseguente aumento della coesione familiare. Altresì, le notevoli cure che il bambino richiede possono fare aumentare le tensioni e produrre conflitti tra i due genitori. Possono comparire ansie e paure di non riuscire ad assolvere in maniera adeguata il proprio ruolo genitoriale.

Per poter affrontare i cambiamenti che comporta la nascita di un figlio, entrambi i genitori devono ridefinire i propri spazi e le proprie funzioni, per poterne creare di nuovi per il figlio. Questo è possibile se ogni membro della coppia ha raggiunto un buon grado di differenziazione dai rispettivi genitori e se ha stabilito con il partner una relazione solida, fondata sull’intimità e l’empatia. La coppia deve creare confini chiari all’interno della propria relazione e nella relazione genitoriale, in modo che ogni sottosistema familiare trovi i propri spazi.

 

Diventare genitori: compiti di sviluppo – gli stili educativi

I genitori sono chiamati a creare una nuova relazione, in cui è importante lo stile educativo che si avrà con il figlio. In generale possiamo distinguere tre stili educativi: autoritario, permissivo e autorevole.

 

Stile autoritario

Lo stile autoritario caratterizza i genitori che impongono le regole senza spiegazione e senza possibilità di mediazione. Spesso alzano la voce, perdono la pazienza, non accettano di essere contraddetti e intervengono attraverso severe punizioni. Si crea così un ambiente di vita molto rigido, in cui il bambino non ha possibilità di imparare sbagliando e di comprendere il valore delle regole. Questi bambini possono mostrare una bassa autostima, dare un valore scarso alle proprie capacità e tendono ad assecondare passivamente gli altri.

 

Stile permissivo

L o stile permissivo si caratterizza per la mancanza di regole, da cui possono scaturire confusione e angoscia. I figli di genitori che non riescono a dare e a fare rispettare regole chiare, non possono fare affidamento su una guida sicura. Potrebbero sperimentare un falso senso di onnipotenza, che può avere come conseguenza importanti difficoltà a livello relazionale.

 

Stile autorevole

Lo stile educativo maggiormente adeguato per una buona educazione del bambino è quello autorevole. In questo caso i genitori sono in grado di dare al proprio figlio regole chiare, coerenti e all’occorrenza negoziabili. Inoltre sanno e spiegano il motivo di eventuali divieti. I genitori autorevoli sono capaci di ascoltare i propri figli, di mediare con loro, e soprattutto di mettere in discussione il proprio punto di vista qual ora nel dialogo con i figli, capiscano che hanno ragione questi ultimi. Questi bambini avranno quindi a disposizione una guida sicura e coerente e cresceranno con una adeguata autostima, saranno rispettosi delle regole e avranno minori difficoltà relazionali.

 

Diventare genitori e crescere come figli

Quando nasce un figlio generalmente i neogenitori si trovano a essere maggiormente coinvolti con le famiglie di origine, cambiando il modo in cui si rapportano con i propri genitori.

Il compito dei nonni è di supportare, seppur con le dovute misure, i propri figli nel loro nuovo ruolo di genitori e di partecipare alla vita dei nipoti assumendo il ruolo di nonni. Tuttavia, se i neogenitori non hanno completato il processo di individuazione dalla famiglia di origine, è possibile trovarsi di fronte a situazioni non adeguate per la crescita del bambino e per l’evoluzione della famiglia.

 

Quando ricorrere al supporto di uno psicologo psicoterapeuta?

La nascita di un figlio, come abbiamo visto, comporta l’assunzione di nuovi ruoli  e compiti sia personali, sia con il figlio stesso, sia all’interno della coppia, sia con la propria famiglia di appartenenza. Nei casi in cui si riscontrassero difficoltà in uno o più di questi ruoli e nello svolgimento adeguato dei necessari compiti di sviluppo, per la crescita sana dei figli e per le relazioni con il partner e le proprie famiglie, potrebbe risultare adeguato e utile intraprendere un percorso psicoterapico rivolto alla propria genitorialità, al fine di poter riceve il supporto necessario per garantire una evoluzione sana del proprio sistema familiare.