Disturbo ansia generalizzata: Giulia è una donna di 39 anni, sposata con Marco e madre di due bambini, Lisa e Pietro. Lavora come addetta alle vendite in un vivaio e, nonostante abbia una vita serena, descrive la sensazione di vivere “in costante pericolo”.
Giulia racconta di sentirsi sotto pressione e sotto osservazione al lavoro, anche se le piace e i colleghi sono gentili. Ogni mattina prova irrequietezza, nervosismo e irritabilità, soprattutto nei momenti di fretta per accompagnare i figli a scuola e andare al lavoro.
Aspetti psicofisiologici del disturbo di ansia generalizzata
Giulia sperimenta sintomi fisici come cerchio alla testa, nodo alla gola, nausea e tensione allo stomaco. Spesso si sente in colpa perché fatica a essere paziente con i figli e a gestire con serenità le richieste della famiglia.
I sintomi dell’ansia generalizzata
Gran parte delle sue preoccupazioni nasce dalla paura di commettere errori sul lavoro, di essere ripresa dai superiori o di deludere i clienti. Teme anche di poter essere licenziata e di non riuscire a garantire la stabilità economica della famiglia. Per evitare questi rischi, cerca di essere sempre puntuale, precisa e accomodante con tutti, anche a costo di evitare discussioni.
Anche nell’educazione dei figli, Giulia è molto apprensiva e teme di non essere una buona madre, soprattutto se le vengono fatte osservazioni dalle maestre. Questo la porta a frequenti discussioni con il marito.
Le caratteristiche del disturbo
Il disturbo si caratterizza per una preoccupazione eccessiva e persistente (da almeno 6 mesi) riguardo a molteplici aspetti della vita, accompagnata da sintomi come irrequietezza, affaticamento, difficoltà di concentrazione e irritabilità. Nel caso di Giulia, queste preoccupazioni causano disagio sia a livello personale che familiare e lavorativo.
Il disturbo colpisce più spesso le donne, si manifesta in genere intorno ai 30 anni e tende a essere cronico, con alti e bassi nel corso della vita.
Strategie per affrontare il disturbo
- Non evitare le situazioni e le persone che provocano disagio, ma imparare a gestirle.
- Imparare tecniche di rilassamento e respirazione lenta, da praticare ogni giorno.
- Annotare su un diario i pensieri ansiosi per riconoscerli e metterli in discussione.
- Rivolgersi a uno specialista per percorsi di supporto specifici.
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