Disturbo di Tourette e da Tic

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Se stai leggendo questa pagina, forse, è perché tuo figlio, o tua figlia, manifesta un movimento, in una o più parti del corpo, o produce suoni, che non riesce controllare e ti stai domandando se abbia un disturbo da tic o da Tourette.

Qui puoi trovare le informazioni che cerchi.

Come posso aiutarti

Attraverso una attenta valutazione, posso aiutarti a comprendere la difficoltà che sta vivendo il tuo bambino.

Posso delineare e attuare un efficace progetto di trattamento del disturbo.

Ti guiderò nella comprensione e gestione del disturbo e mi raccordò con il pediatra e le insegnanti del bambino, al fine di ottimizzare il processo di guarigione.

La Sindrome di Tourette

Si caratterizza per la presenza di tic motori multipli e uno o più tic vocali, manifestati nel corso della malattia, sebbene non necessariamente contemporaneamente (ci potrebbe essere stato un periodo in cui la persona ha manifestato solo tic motori e un altro periodo in cui manifestava solo tic vocali).

I tic sono presenti almeno da un anno dalla presenza del primo tic, sebbene la loro frequenza possa avere presentato oscillazioni nel tempo. I tic si sono manifestati prima dei 18 anni di età.

Nel Disturbo di Tourette i tic in genere compaiono inizialmente nel viso, con chiusura persistente, forzata e involontaria delle palpebre.

Dopo qualche mese o anno, il soggetto presenta tic al collo, al tronco, agli arti e vocalizzazioni o parole compiute, che spesso giungono alla palilalia, ecolalia ed ecoprassia. I tic sonori e vocali aumentano fra i 10-15 anni, almeno nella maggioranza dei casi.

Il quadro clinico è variabile fino ai 20 anni: vi sono periodi in cui la frequenza e l’intensità dei tic è minore, alternati a gravi recrudescenze della sintomatologia, ma in genere compaiono più volte al giorno, quasi ogni giorno.

In più dell’80% dei casi si rilevano i premonitory urges (sensazioni premonitrici), ovvero sensazioni fisiche che vanno da un fastidio agli occhi, al sentire un formicolio al collo prima di muoverlo, cioè di emettere il tic, a sensazioni analoghe nella muscolatura corporea che è coinvolta nella produzione del tic.

Spesso le premonitory urges colpiscono la gola scatenando emissioni di suoni e/o parole.

Nell’età adulta, cioè dopo i 20-25 anni, si ha una remissione spontanea dei tic nel 50% dei casi.

Il disturbo di Tourette è caratterizzato spesso, oltre dalla presenza dei tic, per la presenza di disturbi del comportamento, deficit dell’attenzione, iperattività e disturbo ossessivo-compulsivo.

Disturbo persistente da tic motori o vocali

Si caratterizza per la presenza di tic motori o vocali singoli o multipli, ma nel corso della malattia la persona ha presentato solo tic motori o solo tic vocali.

I tic sono presenti da almeno 1 anno, dall’esordio del primo tic. I primi tic sono comparsi prima dei 18 anni di età.

Disturbo transitorio da tic

Si caratterizza per la presenza di tic motori e/o vocali singoli o multipli. I tic sono stati presenti per meno di 1 anno, dall’esordio del primo tic, che deve essere avvenuto prima dei 18 anni di età.

Disturbo da TIC

Un tic è un movimento o una vocalizzazione improvviso, rapido, ricorrente, motorio non ritmico.

Tipici tic sono: strizzare gli occhi, muovere rapidamente la testa (come a scatti) in su e giù o verso destra e sinistra, schiarirsi la gola, produrre suoni.

La persona che ha tic, spesso li percepisce come involontari e difficili da controllare, benché possano essere soppressi volontariamente per un tempo variabile. I tic possono riguardare qualsiasi gruppo muscolare o vocalizzazione e possono essere semplici o complessi.

I tic motori semplici hanno una durata breve (nell’ordine dei millisecondi) e possono comprendere: battere gli occhi, scrollare le spalle, allungare gli arti, ecc.; mentre i tic vocali semplici possono comprendere: tirare su con il naso, schiarirsi la gola, grugnire, ecc. e sono spesso causati dalla contrazione del diaframma o dei muscoli dell’orofaringe.

I tic motori complessi invece hanno una durata nell’ordine dei secondi e spesso comprendono una combinazione di tic semplici, come ad esempio girare la testa e scrollare le spalle nello stesso momento. A volte, può sembrare che i tic complessi abbiano un fine, come nel caso di tic che si manifestano con gesti sessuali oppure osceni (coproprassia), o nel caso in cui la persona imita, attraverso i propri tic, i movimenti di qualcun altro (ecoprassia).

I tic vocali complessi possono comprendere la ripetizione di propri suoni e parole (palilalia), la ripetizione dell’ultima parola o frase udita (ecolalia), o il pronunciare parolacce, frasi oscene, ingiurie etniche, razziali o religiose (coprolalia), in quest’ultimo caso la il suono è più simile a un grugnito che a una parola o frase pronunciata fluentemente.

Sviluppo e decorso

L’esordio dei tic avviene tipicamente tra i 4 e i 6 anni. Un picco di gravità si verifica tra i 10 e i 12 anni, con una riduzione della gravità durante l’adolescenza. Molti adulti con disturbi da tic fanno esperienza di un’attenuazione dei sintomi. Una bassa percentuale di persone continua a presentare sintomi persistentemente gravi o un peggioramento in età adulta.
I sintomi di tic si manifestano in modo simile a tutte le età e lungo il corso della vita. I tic hanno oscillazioni sintomatologiche per gravità e cambiano nel tempo rispetto a gruppi muscolari colpiti e a vocalizzazioni.

Fattori di rischio e prognosi

I tic sono peggiorati dalla presenza di ansia, eccitazione e stanchezza e migliorano nei momenti di calma o durante attività specifiche. Le persone possono avere meno tic mentre sono impegnate nello svolgimento di compiti scolastici o lavorativi, rispetto a quando si rilassano a casa dopo la scuola o di sera. Eventi stressanti/eccitanti (per es., sostenere esami, partecipare ad attività eccitanti) spesso peggiorano i tic.

L’osservazione di un gesto o di un suono in un’altra persona può portare un individuo con disturbo da tic a compiere un gesto o suono simile, che può erroneamente essere percepito dagli altri come finalizzato. Questo può essere un problema serio quando l’individuo interagisce con figure dotate di autorità (per es., insegnanti, supervisori, polizia).

I tic causano un disadattamento familiare, lavorativo e sociale interferendo con queste ed altre aree di funzionamento dell’essere umano, creando imbarazzo e riducendo la percezione di autostima e di soddisfazione personale.

Ciò che distingue i disturbi da tic è la presenza contemporanea di tic motori e vocali e la loro durata.