Se stai leggendo questa pagina, forse è perché tuo figlio o tua figlia manifesta movimenti o suoni improvvisi e incontrollabili. È possibile che ti stia chiedendo se si tratti di un disturbo da tic o della Sindrome di Tourette. Qui puoi trovare le informazioni utili per comprenderlo meglio cosa stia succedendo.
Come posso aiutarti
Attraverso una valutazione accurata, posso aiutarti a capire che tipo di difficoltà sta attraversando tuo figlio, delineare un progetto di trattamento efficace e mettermi in contatto con pediatra e insegnanti per accompagnarvi nel percorso di gestione del disturbo.
Sindrome di Tourette
È caratterizzata dalla presenza di tic motori multipli e uno o più tic vocali. I sintomi non devono necessariamente comparire simultaneamente, ma devono essere presenti da almeno un anno e con esordio prima dei 18 anni.
I tic iniziano spesso a livello facciale, con chiusura involontaria delle palpebre, per poi estendersi a collo, tronco, arti e vocalizzazioni. Nei casi più avanzati si osservano palilalia, ovvero ripetizione di frasi, parole o sillabe, ecolalia, che consiste nella ripetizione delle proprie o altrui parole, ed ecoprassia, ripetizione dei movimenti altrui. I tic vocali aumentano tra i 10 e i 15 anni.
Sono frequenti le premonitory urges, ovvero sensazioni fisiche fastidiose (alla gola, al collo, ecc.) che precedono il tic. Spesso sono proprio queste sensazioni che “obbligano” la persona ad attuare il tic, poiché diventano difficili da sopportare e l’emissione del tic allevia per un breve tempo questo fastidio.
Nel 50% dei casi, si osserva remissione spontanea dopo i 20–25 anni. Spesso il disturbo in età adulta si presenta in maniera meno intensa ed è maggiormente controllabile. Il disturbo può associarsi a ADHD, comportamenti oppositivi e disturbi ossessivo-compulsivi.
Disturbo persistente da tic motori o vocali
La persona manifesta esclusivamente tic motori oppure vocali. I sintomi iniziano prima dei 18 anni e sono presenti da almeno un anno.
Disturbo transitorio da tic
Sono presenti tic motori e/o vocali, singoli o multipli, per meno di un anno dall’esordio (che avviene prima dei 18 anni).
Cos’è un tic
Un tic è un movimento o una vocalizzazione improvvisi, rapidi, ricorrenti e non ritmici. Può coinvolgere qualsiasi gruppo muscolare. Frequentemente, tendono a spostarsi di sede, per cui un movimento che coinvolgeva gli occhi, nel tempo può “spostarsi”, ad esempio alla mascella.
Tic motori semplici
Sono brevi e isolati: possono consistere nel battere gli occhi, scrollare le spalle, in movimenti degli arti.
Tic vocali semplici
Sono prodotti da muscoli oro-faringei o dal diaframma: possono consistere nello schiarirsi la gola, tirare su col naso, grugnire.
Tic motori complessi
Durano più a lungo e spesso combinano più tic: possono manifestarsi come movimenti coordinati di testa e spalle, gesti apparentemente intenzionali (coproprassia, ovvero attuazione di gesti osceni, ecoprassia).
Tic vocali complessi
Ripetizione di suoni o parole (palilalia, ecolalia) o emissione involontaria di parole inappropriate (coprolalia).
Sviluppo e decorso
L’esordio, la loro comparsa, avviene generalmente tra i 4 e i 6 anni. La gravità può aumentare fino ai 10–12 anni per poi ridursi nell’adolescenza. I sintomi oscillano per frequenza e intensità, cambiando nel tempo, tendono a ridursi nell’età adulta.
Fattori di rischio e prognosi
I tic peggiorano in condizioni di stress, eccitazione o stanchezza, e migliorano durante compiti impegnativi o in contesti strutturati.
L’imitazione involontaria di gesti altrui può essere male interpretata, creando problemi sociali e relazionali. I tic possono interferire con la vita familiare, scolastica o lavorativa, e influire sull’autostima.
Diagnosi differenziale
La classificazione dei movimenti da tic dipende dalla combinazione e dalla durata dei tic motori e vocali.
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