I Disturbi della Nutrizione possono manifestarsi fin dai primissimi mesi. Nei bambini tra 0 e 3 anni, possono riguardare difficoltà nell’instaurare un’alimentazione regolare, nel percepire e regolare le sensazioni di fame e sazietà.
Si stima che questi disturbi coinvolgano fino al 25% dei bambini con sviluppo tipico e fino all’80% di quelli con disabilità evolutive. Le conseguenze possono includere ritardi cognitivi, problemi comportamentali e lo sviluppo successivo di disturbi alimentari.
Disturbo alimentare dell’autoregolazione
In alcuni casi, già dal primo mese di vita il bambino può mostrarsi eccessivamente assonnato, agitato o stressato, rendendo difficile per i genitori interpretare correttamente fame o sazietà. Il pasto si interrompe troppo presto e l’assunzione di latte è insufficiente. Questo disturbo è più probabile in bambini con sistema nervoso immaturo o con patologie cardiache o polmonari.
Anoressia infantile
Alcuni bambini sembrano disinteressati all’alimentazione fin dalla nascita. Si distraggono facilmente mentre mangiano, assumono piccole quantità di latte e, crescendo, accettano solo pochi bocconi di cibo. Il passaggio dall’alimentazione assistita a quella autonoma può accentuare il rifiuto. Il corpo appare gracile, con una crescita inadeguata, sebbene lo sviluppo cognitivo sia nella norma. Il rifiuto non è causato da traumi o condizioni mediche.
Disturbi della nutrizione associati a condizioni mediche
A volte il rifiuto del cibo è il primo segnale di condizioni mediche sottostanti come allergie, reflusso o dolori non diagnosticati. In questi casi, il bambino si mostra inizialmente disponibile a mangiare, ma smette appena inizia a sentire dolore. Se l’alimentazione viene forzata, può reagire piangendo o agitando il corpo. Il peso può diminuire o non aumentare.
Avversione sensoriale per il cibo
Questo disturbo si manifesta con il rifiuto di cibi che presentano determinati odori, sapori o consistenze. Nei casi più lievi vengono rifiutati solo pochi alimenti, in quelli più gravi la maggior parte. L’ansia sociale può comparire nei bambini più grandi, soprattutto in contesti in cui devono mangiare con altri. Spesso questi bambini presentano ipersensibilità anche a stimoli diversi dal cibo, come tessuti, etichette, sabbia o erba. Il rifiuto può portare a carenze nutrizionali e problemi di sviluppo orale.
Disturbo alimentare della reciprocità tra caregiver e infante
I bambini appaiono malnutriti e scarsamente reattivi, evitando il contatto visivo durante il pasto e mostrandosi flaccidi in braccio. Il disturbo si manifesta quando non si stabilisce un’interazione efficace tra genitore e bambino.
Disturbo alimentare post-traumatico
Il rifiuto del cibo nasce da un evento traumatico associato all’alimentazione, come soffocamenti, vomito violento o procedure mediche invasive. Il bambino può associare specifici alimenti o oggetti del pasto all’evento traumatico, evitando non solo il cibo ma anche tutto ciò che gli è collegato. Le reazioni possono essere intense: pianto, agitazione, vomito o totale rifiuto di deglutire. Questo rifiuto rischia di compromettere la salute per via di disidratazione o malnutrizione.
Cosa può fare uno psicologo specializzato nei disturbi dell’alimentazione?
Se il tuo bambino o la tua bambina presentano uno o più sintomi riconducibili a un disturbo dell’alimentazione, può essere opportuno avere una consulenza specialistica. Uno psicologo esperto nei disturbi del comportamento alimentare può, infatti, aiutarti a comprendere se si tratta di un disturbo vero e proprio oppure se i sintomi sono riconducibili a difficoltà momentanee.
Anzitutto, posso aiutarti a comprendere se siamo in presenza di un disturbo e, in questo caso, comprendere quali possono essere le cause che lo determinano. Insieme decideremo come agire e quale piano di trattamento attuare, al fine di risolvere le difficoltà presentate dal tuo bambino o dalla tua bambina. Se vuoi approfondire le tematiche relative ai disturbi del comportamento dell’alimentazione e della nutrizione, puoi contattarmi per fissare un colloquio conoscitivo nei miei studi di psicologia di Padova o di Piove di Sacco!