Cos’è il Disturbo ossessivo compulsivo?

Scopri cos’è il disturbo ossessivo compulsivo (DOC), come si manifestano ossessioni e compulsioni, quali sono i sintomi e perché i comportamenti rituali non risolvono il problema.

Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) si manifesta con la presenza di pensieri intrusivi e persistenti, i cosiddetti pensieri ossessivi, che causano ansia e disagio. Questi pensieri arrivano in mente senza volerlo, possono essere parole o immagini, e portano dubbi costanti su azioni o situazioni, come la paura di aver lasciato un rubinetto aperto o di avere le mani sporche.

Le ossessioni

Sono pensieri che compaiono in modo automatico e indesiderato, creando dubbi e insicurezze. Ad esempio, dopo aver fatto qualcosa (chiudere il rubinetto, lavarsi le mani), può sorgere il dubbio di non averlo fatto correttamente, portando la persona a ripensarci continuamente.

Il disagio causato dal disturbo ossessivo compulsivo

Questi pensieri generano ansia, agitazione, confusione, senso di incompletezza o disgusto. Il disagio spinge la persona a trovare un modo per alleviare la tensione, cercando sollievo attraverso azioni specifiche.

Le compulsioni

Sono comportamenti ripetitivi (come controllare più volte qualcosa o lavarsi spesso le mani) messi in atto per ridurre l’ansia provocata dai pensieri ossessivi. Anche se inizialmente queste azioni possono portare sollievo, il beneficio è solo temporaneo: i pensieri tornano e il ciclo si ripete.

Mettere in atto i rituali non risolve il problema alla radice, ma mantiene il circolo vizioso pensieri ossessivi-disagio-rituali-benessere.

Quando chiedere aiuto a uno psicologo?

Se ti riconosci in questi sintomi, è importante chiedere il supporto di uno psicologo psicoterapeuta per una valutazione e un percorso di cura adeguato.

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